E’ proprio nella pianificazione e preparazione del presepe vivente di Montefiascone allestito e diretto dagli Amici del Colle, ora mai ben noto in tutta la provincia, per allestimenti realistici , dovizia di particolari e coinvolgimento artistico e creativo, oltre che tecnico, che nasce una idea ambiziosa, forse, ma che sarebbe potuto al livello storico e temporale, accadere.

Non dimentichiamo Infatti, che Montefiascone per territorio sorge proprio lungo la via Francigena, che rappresenta il percorso del poverello di Assisi.

Ed ecco quindi che il 1222 vede il passaggio di San Francesco a Montefiascone, dove lasciò uno dei suoi seguaci, frate Morico da Viterbo, affinché iniziasse i cittadini al suo modo di intendere e vivere il Vangelo, l’anno successivo(1223) Francesco con l’aiuto del nobile Giovanni Velita proprietario delle terre di Greccio, secondo il racconto di Tommaso da Celano in quel periodo nella contrada di Greccio Francesco conobbe un nobile di nome Giovanni “di buona fama e di vita anche migliore”, ed ecco che nella notte di Natale del 1223 viene rappresentato il primo presepe vivente.

Possiamo quindi ipotizzare che l’anno successivo Francesco torna a Montefiascone atteso da Frate Morico proprio nei giorni precedente il Natale e che entrambi vogliano, aiutati dal nobile console della città e dalla cittadinanza tutta persuasa dalle parole colme di santità del poverello di Assisi rievocare ancora una volta il PRESEPE VIVENTE IN TERRA DI TUSCIA.

Francesco quindi entra a Montefiascone e cammina per la via del paese predicando la parola del Cristo e confortando i poveri e i bisognosi che incontra per le vie, aiutandoli come può e mendicando un tozzo di pane da donare a loro.

Si avvicenderanno e si snoderanno per il centro storico antichi mestieri e riferimenti alla notte santa fino all’allestimento scenico fulcro della sacra famiglia.

I visitatori saranno guidati proprio dalla figura di Frate Morico che farà loro da guida.

Si avvicenderanno quindi quadri scenici e recitati tra dialoghi e monologhi dei rievocatori che coinvolgeranno il visitatore avvolgendolo totalmente.

L’ ambientazione sarà quindi il medioevo de lo Santo Francesco che vuole rappresentare la Santa Notte di Betlemme al tempo di Erode.

Citando le parole di Francesco:

  “Se desideri che celebriamo a Greccio la presente festa del Signore, affrettati a precedermi e prepara diligentemente quanto ti dico. Voglio infatti far memoria del Bambino che è nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come fu posto sul fieno tra il bue e l’asino”.

Come già accennato nella presentazione il progetto degli Amici del colle e dei rievocatori è quello, assolutamente inclusivo e integrativo di Francesco, che per il suo presepe vivente non si rivolse all’èlite del tempo, ma alla gente del popolo a quelle gente semplice che lui amava tanto ,e che meglio è potevano comprendere il significato di “PERFETTA LETIZIA” .

Il quadro principale che andrà a chiarire il nostro progetto vedrà nella piazza V. Emanuele, sulla narrazione di una voce fuori campo che spiegherà il momento storico, l’arrivo del santo e un quadro recitato tra lui e diversi personaggi, quindi a seguire altri quadri di monologhi e dialoghi che il visitatore potrà ascoltare e vedere lungo tutto il percorso del presepe, perfettamente incastonato e incorniciato dal nostro stupendo centro storico e dai suoi monumenti e palazzi d’epoca.

Ciò però per quanto importante e d’impatto, doveva, a nostro parere essere preceduto da una serie di eventi mirati, sia per struttura che per argomenti.

L’apertura sarà quindi affidata ad un momento di ascolto-confronto il 9 Dicembre all’interno delle sale del convento delle Benedettine, con relatori che porteranno dare la loro testimonianza, le loro conoscenze storiche e il loro proporsi rispetto al presepe di Greccio e il vivere secondo la Regola, dal titolo “Riflessioni su Francesco e il presepe degli umili”

A seguire un concerto con musiche Natalizie dal 1200 ai giorni nostri “NOTE DI NATALE”, a chiudere la serata una degustazione di prodotti tipici del Territorio.

Ulteriore momento di incontro saranno i pomeriggi nelle giornate del 17 e 18 Dicembre dal titolo “I Profumi e il Calore del te davanti al presepe” , in abbinamento al mercatino di natale delle Suore del Monastero verrà fatta una degustazione di te da tutto il mondo, si potrà vedere i diversi modi di degustare queta bevanda, tra le più bevute al mondo dopo l’acqua scoprire le differenze organolettiche e benefiche delle varietà di te, aneddoti storici e molto altro, grazie alla guida di un degustatore-sommelier, che servirà una miscela di te appositamente studiata dal titolo “STELLA COMETA”

Il favore della notte darà poi alle farfalle (trampolieri dalle ali luminose), la suggestione ed il fascino che meritano, ed esalteranno i vicoli del centro già traboccanti di uniche atmosfere.